Abano in Spa

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Le azioni biologiche dell’acqua salsobromoiodica

Le acque salsobromoiodiche sono note per l’azione antiinfiammatoria, agendo su flogosi croniche e stimolante. Vengono utilizzate in quasi tutti gli ambiti di patologia suscettibili di terapia termale anche se con proprie peculiarità riguardo le indicazioni, le azioni biologiche ed i risultati terapeutici.

Il culto delle Terme Euganee si celebra, così, in un ricco comprensorio termale, luogo d’eccellenza per l’ospitalità ed il recupero delle energie fisiche ed emotive, negli alberghi del comprensorio dove l’acqua termale viene convogliata ed esprime la sua formula unica, preziosa sia per la maturazione del fango termale che per la possibilità di effettuarvi l’idrokinesiterapia o semplicemente la balneoterapia, praticata in tutti gli stabilimenti delle Terme Euganee e convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. Osteoporosi, reumatismi (dismetabolici e infiammatori, borsiti, tendiniti, periartriti, epicondiliti), lesioni traumatiche e postumi di fratture, interventi ortopedici, gotta e diverse malattie del sistema respiratorio sono le patologie che le acque dei fanghi di Abano e Montegrotto Terme curano e prevengono.

le proprieta dell' acqua salsobromoiodica
Salsobromoiodiche
benefici acqua termale

Le proprietà curative dell’acqua salsobromoiodica

1. Azione antinfiammatoria

Uno degli effetti più evidenti della crenoterapia con acque salsobromoiodiche è lo stimolo proflogistico che si ottiene nei primi giorni di terapia, che evolve in azione antiinfiammatoria al termine del ciclo di cura e che si protrae per parecchi mesi.
Questo fenomeno è osservabile a livello di differenti apparati secondo la metodica impiegata.
La ragione di tutto questo risiede in un insieme di meccanismi: stimolazione del sistema immunitario, azione antisettica, azione antiedemigena e risolvente, stimolazione della secrezione mucosa, etc.

2. Stimolante del sistema immunitario

Anche le acque salsobromoiodiche, stimolano il SRE e la produzione di immunoglobuline secretorie e circolanti. Questa azione è stata evidenziata anche nelle diatesi essudativo-catarrali dove gran parte della patogenesi sembra risiedere nella carenza di risposte dei meccanismi organici.
Come per le acque solfuree è stato descritto un aumento di attività degli elementi del SRE e del potere fagocitario dei leucociti.

3. Azione antisettica

E’ dovuta all’ipertonia dell’acqua ed alla proprietà degli alogeni quali cloro, iodio e bromo di potenziare anche di centinaia di volte l’azione di alcuni enzimi litici lisosomiali. Ricordiamo inoltre il potere antisettico diretto di alcune di queste sostanze. Queste proprietà sono sfruttate a livello mucoso e cutaneo.

4. Azione antiedemigena e risolvente

Particolarmente evidente a livello delle mucose, è dovuta al potere osmotico. L’ipertonia dell’acqua genera una corrente di fluidi dagli strati profondi della mucosa verso l’esterno in grado di veicolare ed allontanare soprattutto elementi corpuscolati (microorganismi, inquinanti, etc.) ma anche prodotti di flogosi, cataboliti ed enzimi.

5. Azione sulle mucose

A questo livello le acque salso-bromo-iodiche esercitano le loro azioni più evidenti. Sono in grado di provocare direttamente vasodilatazione con aumento della secrezione e della componente sierosa del muco. Stimolano inoltre il trofismo della mucosa e la reattività organica locale e generale e sono pertanto particolarmente indicate nelle forme atrofiche. Prove sperimentali hanno dimostrato il miglioramento della clearance muco-ciliare. Modificazioni strutturali sono anche state osservate nei confronti del muco cervicale nelle pazienti sottoposte ad irrigazioni vaginali. L’ipertrofia della mucosa è invece dovuta alla stimolazione estrogenica (vedi azione sul sistema endocrino).

6. Assorbimento cutaneo e mucoso

L’assorbimento delle sostanze attraverso le mucose respiratoria e vaginale è rilevante ed efficace. E’ stato provato anche un passaggio transcutaneo del sodio e dello iodio, tuttavia le quantità di elementi assorbiti sono troppo esigue per giustificare un’azione terapeutica diretta. Sembra più plausibile che svolga un ruolo più importante l’adsorbimento cutaneo che sarebbe in grado, attraverso reazioni riflesse, di esercitare azioni biologiche locali ed a distanza.

7. Azione antifibrotica

Alcuni Autori descrivono un’azione antifibrotica attribuita allo iodio. Pur non essendo in discussione che tale risultato possa essere ottenuto con l’applicazione di metodiche crenoterapiche salsobromoiodiche (anche per l’intervento di fattori aspecifici) resta il dubbio che l’esigua quantità di iodio assorbita attraverso la cute possa da sola giustificare tale azione. E’ più probabile che in questo senso l’acqua possa agire a livello delle vie respiratorie o ad altri livelli ma sempre per assorbimento attraverso le mucose.

8. Azione endocrina

Sicuramente esiste un incremento dell’attività tiroidea, tuttavia più interessante e utile clinicamente è la stimolazione a livello dell’apparato genitale femminile. Questa proprietà indica la crenoterapia salsobromoiodica in modo particolare nelle patologie di pertinenza ostetrico-ginecologica. Sono state osservate: aumento della sintesi di gonadotropine, stimolazione alla maturazione dei follicoli ovarici, aumento della contrattilità tubarica, iperplasia dell’epitelio sulle ghiandole della mucosa uterina, regolarizzazione del ciclo mestruale. Questi risultati orientano chiaramente verso un ruolo regolatore ed attivatore. Alcuni Autori hanno osservato che alcune sostanze organiche ad attività estrogenica contenute nelle acque salsobromoiodiche potrebbero essere responsabili delle risposte ormonali.

Fonte: Benessere

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